In giro per crescere; a carnevale, preadolescenti in trasferta
Quanto è difficile stare con gli adolescenti! Eppure è
necessario, serve sopportare le loro intemperanze, dare una direzione alla loro
voglia di vivere, buttare un po’ di benzina sul foco e non solo bicchieri
d’acqua. Spesso sono ripiegati su se stessi, in realtà se viene data aria ai
loro sogni e si riesce a indicare loro storie belle, posti belli, compagnia bella
e buona, sono in grado di svegliare la curiosità, riconoscere e seguire il
bene.
Con questo spirito approfittiamo delle vacanze di carnevale
per proporre una gita ai ragazzi che frequentano le scuole medie, quelli più
turbolenti ma che più frequentano i nostri oratori, i più sensibili
all’ambiente parrocchiale e alle sue proposte; lo facciamo a dimensione
vicariale, perché crediamo importante che i ragazzi e gli educatori si
conoscano, collaborino e vivano insieme esperienze belle oltre i confini della
parrocchia. Quest’anno doppia proposta, doppia meta, unico scopo.
I ragazzi più grandi, quattordicenni, sono andati ad Assisi;
nella città di san Francesco hanno visto che frutti dà una fede senza
compromessi. La vita di Francesco ha donato uno straordinario tesoro di gioia,
ideali e credibilità alla fede cristiana; ha donato a tutti noi l’attuale papa
che porta il suo nome, ha donato alla sua terra un fascino impressionante. Il
pullman dei nostri eroi, provenienti dalle parrocchie da Sondalo a Teglio, ha fatto
dei gran chilometri per fermarsi all’ombra della chiesa di Santa Maria degli
angeli, la Porziuncola. E via con i luoghi simbolo dell’esperienza francescana,
con allegria, senza farsi mancare niente anche con giochi, attività, camminate.
Grazie agli accompagnatori, don Nicola, Marco, suor Maura, don Gianluca, don
Flavio, le tre accompagnatrici grosine e tanti altri, che si sono spesi
generosamente per il gruppo dei ragazzi bruciandosi tutte le vacanze di
carnevale fino a martedì sera!

Gita più ridotta per i ragazzi di prima e seconda media;
solo il vicariato di Grosio, solo due giorni, solo sul lago di Como. Comunque i
partecipanti erano carichi, pieni di voglia di stare insieme e fare del sano
casino. Hanno fatto tante cose, su e giù da pullman e battelli e colline e
lungo laghi. Gigliola, una brava e paziente guida, ci ha parlato dell’ultimo
beato nato nella nostra diocesi, Teresio Olivelli, alpino e partigiano morto in
un campo di concentramento, autore della “preghiera del ribelle”; hanno sentito
la vicenda di don Giuseppe Notari, prete diocesano che ha affrontato con fede
la malattia; hanno incontrato Pietro de Maria, atleta paraolimpico in seguito a
un incidente; sono saliti al santuario della madonna del Soccorso, pregando e
affidandosi a Maria in un luogo meraviglioso e baciato dal sole. Capirete che
questo menu ricco non è rimasto indigesto ai ragazzi; a fare la differenza è
stata la bellezza di incontrarsi, anche nella diversità ma con l’entusiasmo di
andare, insieme, un po’ oltre la normalità delle solite cose. Anche in questo
caso, grazie agli organizzatori e alle diverse persone che hanno sacrificato
impegno, tempo ed energie per i ragazzi.