25 aprile: processione delle rogazioni

La processione delle Rogazioni per la maggior parte delle
parrocchie sono un ricordo nostalgico, un’usanza remota. Per noi è una
tradizione ancora solida e vissuta da molte persone, la cui funzione è cambiata
nel tempo ma che è ancora un riferimento nella vita comunitaria. Il suo scopo è
domandare a Dio, Signore della terra e del cielo, di guidare il corso delle
stagioni perché l’opera dell’uomo per i campi, i boschi, i terreni, siano accompagnati
da un tempo favorevole. Non una magia, ma un affidamento a Dio senza pretese
per una esigenza concreta e vitale. Il periodo in cui si svolgono è proprio nel
mese di aprile e maggio perché è il tempo del risveglio primaverile della
natura, delicato e pieno di speranza e impegno.
Anche quest’anno il 25 aprile partiremo dalla chiesa di San
Giuseppe, guidati dai Confratelli, alle 6.30 del mattino. A causa dei lavori
tuttora in corso in via Martiri della Libertà, lungo il percorso abituale della
processione, seguiremo un’altra strada: raggiungeremo la pista ciclabile lungo
il fiume Adda fino all’inizio di Via Stanga, per raggiungere la Chiesa di San
Giovanni Battista nella frazione Vernuga. Come di consueto reciteremo le
litanie dei santi, a metà strada la benedizione del paese e delle campagne, per
concludere poi con la santa Messa in memoria di san Marco evangelista.
“Circonda del tuo amore i lavoratori della terra; fa’ che non
si estingua nelle nuove generazioni la luce della tua verità e il dono della
tua grazia… perché non manchi mai ad ogni uomo, la casa, il pane e il lavoro”
(dal rito della benedizione).
(Foto d’archivio della processione al termine del congresso
eucaristico del 1963, giunta al campo sportivo di via Martiri)