Le nostre novità

Per Cristo e con lui: prima comunione e santa Cresima

Per Cristo e con lui: prima comunione e santa Cresima

I ragazzi che hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana il 4 e il 5 maggio si sono preparati all’appuntamento con il Signore con sorprendente attenzione e curiosità; aiutati da don Ilario, dalle catechiste e dalle loro famiglie. Alla sera del sabato i ragazzi e i padrini arrivano un po’ tesi, il maltempo non ci permette di entrare solennemente in chiesa ma l’essenziale non è fare la parata. Ci richiama a quel che conta la presenza del delegato del Vescovo, don Corrado Necchi, al legame profondo con la diocesi che fa allargare lo sguardo a orizzonti più ampi di quelli parrocchiali.

Riportiamo alcuni passaggi della sua riflessione: “Non ricevete questo sacramento perché siete bravi, ma perché Dio vi ama e vi dona la sua amicizia.

Ho un augurio per i vostri padrini e madrine: auguro loro di essere simpatici, vicini, migliori di voi. Faccio lo stesso augurio anche a voi ragazzi, con un significato diverso ovviamente. Simpatici perché si annuncia Cristo solo se si è contenti, vicini perché avete bisogno di un riferimento di adulti credibili e di stare vicini tra di voi, migliori perché lo Spirito Santo desidera che non ci accontentiamo mai di noi stessi”.

La mattina successiva, i ragazzi sono più rilassati e contenti: l’attesa è grande. Abbiamo vissuto una bella celebrazione eucaristica, senza grandi coreografie ma tanta attenzione. Riportiamo l’omelia di don Ilario, una preziosa riflessione valida sempre.

 

Tre parole che Gesù dice ai suoi discepoli sulle rive di quel lago di Tiberiade, sono tre parole che vuole rivolgere a voi, che per la prima volta ricevete l’eucaristia.

“Venite a mangiare”. È un invito che Gesù fa. Gesù ha preparato su quella riva un banchetto per i suoi amici, è tutto pronto, ma chiede l’aiuto ai suoi apostoli e Pietro sale sulla barca e prende un po’ di quello che ha pescato e lo mette in comune con quello che Gesù ha preparato.

Anche noi siamo invitati al banchetto e per voi bambini sarà la prima volta. Gesù vi dice: “Venite a mangiare, oggi ma non solo oggi. Venite a mangiare ogni giorno!”. E su quella tavola, su quell’altare ci mette tutto il suo sacrificio e il suo amore, ma vuole che anche noi portiamo qualcosa di nostro, che anche noi facciamo la nostra parte. Cioè in ogni Messa dovete mettere anche il vostro sacrificio.

La seconda parola che Gesù pronuncia è: “Mi ami?”. Lo chiede a Pietro tre volte, andandogli incontro: “Mi ami più di costoro?”, “Mi ami?”, “Mi vuoi bene?”, cioè cerca di comprendere la sua fatica. E la odmanda che Gesù pone, la pone dopo che Pietro ebbe mangiato, perché si è capaci di volere bene come Lui solo dopo che lo si ha ricevuto! “Mi ami tu? Tu che hai così voglia di fare la comunione, ma mi ami? Cioè sei pronto a regalare la tua vita agli altri come ho fatto io?” Perché “non c’è amore più grande di chi dà la vita per i suoi amici”.

E la terza parola: “Prenditi cura, pasci le mie pecore, cioè il ricevere me ti deve portare a interessarti degli altri. Hai altri a cui pensare! Magari la tua famiglia, alla quale non puoi solo chiedere ma devi dare. Magari i tuoi amici: prenditi cura, aiutali a crescere, aiutali a diventare delle belle persone”.

Tre parole che devono rimanere nel vostro cuore:

-          Un invito, partecipiamo al banchetto

-          Il vedere se lo amiamo davvero

-          E l’interessarci degli altri.

Allora sarà comunione vera dentro di noi, con gli altri, con Gesù.


 

La messa si conclude, il cammino no: la fede sempre si alimenta, ogni momento è bene mettersi in cammino con Gesù. Le famiglie hanno vissuto un momento di affidamento a Maria il sabato successivo, al santuario della Madonna di Tirano. 


21/05/2019 Adulti Bambini Liturgia Eventi
< Torna all'elenco