I santi della porta accanto, spettacolo avvincente

“I santi, prima di tutto, non sono modelli perfetti, ma
persone attraversate dalla luce gentile del Padre”. Questa profonda verità ci è
stata mostrata in modo efficace e coinvolgente giovedì 24 gennaio, grazie ai
ragazzi e agli adulti di Sondalo, che già venerdì 11 avevano preparato uno
spettacolo teatrale nella loro chiesa parrocchiale, in supporto a una mostra
sulla santità giovane.

“Siate i santi della porta accanto”: questo invito che il Papa
ha fatto al popolo cristiano, in particolare nel documento “Gaudete et
exsultate”, già è stato incarnato nei nostri anni e nella nostra Italia. Il centro
culturale di Vicenza ha voluto testimoniare questo con una mostra di trenta
pannelli, con tante storie di giovani normali, credenti, eroici. Italiani, ma
non solo, consacrati, sposati e fidanzati, uomini e donne, vittime della
violenza o della malattia o della strada, appartenenti a diversi movimenti e
realtà ecclesiali, esempi di vitalità. Ogni pannello della mostra, una storia;
ogni storia, una frase, un sito internet, un link per saperne di più. Questa mostra,
pubblicata dalla San Paolo, sta girando in tutta Italia e in queste settimane è
ospitata nel vicariato di Grosio.

Gli autori di questo spettacolo hanno scelto alcune tra
queste 25 figure; Rosario Livatino, vittima della mafia; Santa Scorese, uccisa
da uno stalker; Giulio Rocca, valtellinese che ha dedicato la vita ai poveri;
Francesca Mocellin che ha sacrificato la propria vita per salvare quella del
bimbo che portava in grembo. Per ultimo il beato Piergiorgio Frassati, giovane
della Torino di inizio novecento, patrono dell’Oratorio di Grosio. Così abbiamo ciolto un dubbio che molti hanno: perchè hanno scelto proprio lui? Era stata una scelta di don Paolo Bettonagli, canonico negli anni novanta, che scrisse così nel 1994: "Piergiorgio è un giovane. Mai, come in questo tempo, si sente l'urgenza di aiutare i giovani a
crearsi un'autentica coscienza evangelica. Pier Giorgio Frassati è una
persona semplicissima. La sua vita non risalta per fatti eccezionali: è un
giovane come tanti, come tutti i nostri ragazzi. Pier Giorgio ha saputo, sin da giovane . dire “no” alla tentazione del
denaro e del potere. Al centro della vita Cristo e solo Cristo. Pier Giorgio ha capito che non si può mai dire "basta!".
I ragazzi
hanno prestato a loro la faccia, i grandi le parole. Noi tutti siamo stati
affascinati dalla forza espressiva del testo e delle immagini proiettate. Al
termine abbiamo avuto la gioia di ascoltare Stefania, sorella di Giulio Rocca,
che ha partecipato insieme ad alcuni parenti.


La mostra è esposta a Mazzo, palazzo Lavizzari, fino a
domenica 3 febbraio; speriamo che ragazzi e adulti non perdano questa bella
opportunità di vedere come la fede può diventare vita a due passi da noi,
magari nella porta accanto alla nostra.