GREST 2019: davvero una bella storia
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La più bella storia è quella che non hai mai scritto, che ti
è rimasta nella penna: noi a questa teoria non crediamo neanche un po’, ci
siamo messi di impegno e nel nostro GREST abbiamo scritto e vissuto una bella
storia che vogliamo raccontarvi, per permettervi di partecipare ed esserne
protagonisti!
“Bella storia” è il tema di quest’anno, un invito a
ricordare la storia strana, divertente, appassionante, tra Dio e l’uomo. Allora
ecco il momento iniziale di preghiera, in cui abbiamo conosciuto amici di
epoche passate, Abramo, Giona, Maria, san Paolo. Ci siamo accorti che sono come
noi, che la loro storia ha molto da dire alla nostra. Ecco anche la storia di
Pinocchio, raccontata a puntate: momento semplice, senza pretese, ma una bella
sperimentazione che è servita.
Ma quando si gioca, direte voi? Si gioca tanto al GREST,
tantissimo; con animatori che hanno preparato cose belle e divertenti per
piccoli e per grandi, per gente più o meno competitiva, resistente al caldo,
alla fatica, alle piogge improvvise, pronta agli imprevisti, al gioco di
squadra e alle prove di abilità. Ve le riportiamo nella gallery qui accanto.
Un momento particolarmente originale nella programmazione del
GREST sono le gite: quest’anno siamo andati in Val di Mello, dentro un ambiente
naturale incantevole che ci ha dato un po’ di respiro dal caldo di fine giugno.
Poi a Grosotto il 4 luglio si è svolto il meeting degli oratori del vicariato:
questo appuntamento giunto alla terza edizione è stato rinnovato nella
struttura, nelle attività di riflessione e nei giochi. Grazie all’inventiva di
preti e animatori, alla collaborazione della parrocchia di Grosotto l’occasione
è stata davvero preziosa e noi tutti l’abbiamo colta, con i circa quattrocento
partecipanti degli oratori di Tirano, sei campanili, Grosio, Grosotto e Sondalo.
Siamo all’ultima settimana: all’orizzonte la gita al parco
acquatico e soprattutto la festa di fine GREST, con ogni squadra che ci
racconterà una storia e, ovviamente, la premiazione della squadra vincitrice.
Per mettere la parola “fine” alla nostra storia, che in realtà non finisce mai.
Come dice il nostro inno: “Ed il bello è che anche tu la scriverai!”