Cosa è essenziale? Processione del Corpus Domini
Bambini
della prima comunione, donne con la muda da sposa, confratelli, cavalieri,
confratelli, banda, sacerdoti, coro… Sentire prima della partenza l’ordine
della processione fa quasi venire il mal di testa. Ma al centro di tutto cosa c’è?
Non rischiamo di dimenticarlo? Don Ilario ci ha richiamato a questo centro. L’unico
centro possibile è il Signore Gesù, testimoniato ma prima di tutto amato. 
“Quanto lo amo? Domandiamoci questo mentre portiamo l’eucaristia,
il corpo del Signore, per le nostre strade”. Se questa è la forza motrice,
tutto il resto assume significato; se questo amore non ci fosse, tutto
diventerebbe esibizione, esteriorità, si girerebbe in contro testimonianza di
quello in cui crediamo.

Questa testimonianza di fede non ci esime, anzi rende più
urgente la carità. Il primo ostensorio siamo noi, ci viene chiesto di fare
vedere che l’amore del Signore può cambiare la vita di chi crede in Lui.
Al termine della celebrazione alle ore 20, si è snodata la processione nel nucleo storico del paese, sostando alle cappelle realizzate per iniziativa della gente con cura e con il desiderio di lasciare un messaggio alla gente in processione e ai passanti. 


Il
primo slogan in contrada Piatta era “Vieni, il Signore chiama te”; alla fontana
di Via Valorsa hanno dedicato la santella a madre Teresa, “matita del Signore”; al Bui san Giors il richiamo era al Sinodo diocesano, “Chiesa in cammino”.



In queste località, durante la settimana, celebreremo delle messe alle ore 20 per prolungare questa esperienza di "scuola eucaristica": lunedì fuori dalla chiesa di san Giorgio, martedì in via Rivolo, giovedì in via Valorsa, venerdì, per la festa del Sacro Cuore, alla cappella in via Valeriana.

La gente in processione rientra in chiesa di san Giuseppe, si termina
con la benedizione solenne. Ostensorio, incenso, musica, organo, la gente in ginocchio… Tutto
rivolto al Signore Gesù. Verso di Lui i nostri occhi e i nostri cuori, speriamo
che qualcuno si sia lasciato raggiungere e nutrire dalla Sua dolce presenza eucaristica. Qualcuno si è stupito del tempo "magicamente sospeso" e che ha scaricato l'acquazzone solo dopo la conclusione in chiesa. Eppure a ben vedere il cuore dello stupore sta altrove!